di Kety Tassi
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10, 8): queste le parole che hanno guidato i ragazzi della Pastorale Universitaria nel volere incontrare gli studenti dell’Università di Perugia, direttamente nelle loro case; questa esperienza li ha visti protagonisti in Tempo di Quaresima, durante la quale hanno saputo dedicare parte del loro tempo all’incontro con l’altro.
Spinti dalle positive esperienze di annuncio che ciascun membro ha condiviso con l’equipe di evangelizzazione, è stato proposto di realizzare questo progetto per portare l’Amore di Gesù a chiunque avessero incontrato. Questo desiderio si è concretizzato con una serata di formazione in cui coloro che hanno desiderato prendere parte hanno meditato la parola che il Signore ha messo loro nel cuore, Lc 5, 5: “sulla tua parola getterò le reti” . Ogni lunedì, martedì e mercoledì del Tempo di Quaresima equipe composte da un religioso e due ragazzi hanno bussato alle porte degli studenti per condividere l’incontro personale con Dio fatto attraverso le attività della Pastorale Universitaria, e benedire le case di chi li avrebbe accolti. Durante le visite è stato poi consegnato il messaggio che il Cardinale Gualtiero Bassetti ha voluto scrivere appositamente per i giovani universitari, ricordando loro: “Voi siete il sale della terra […]. Voi siete la luce del mondo[…]” (Mt 5, 13-16) […] sognate in grande, cari giovani! Lasciate abitare desideri profondi nei vostri cuori, percorrete la strada pensata per voi con fiducia, certi che lo sguardo d’amore di Dio rimarrà per sempre rivolto verso la vostra vita”.
Uno dei giovani racconta: “Ho iniziato questa esperienza con grande timore per il rifiuto che avremmo potuto ricevere e che, infatti, si è verificato; allo stesso tempo, però, tanti ci hanno permesso di entrare nelle loro case, di conoscerli, di parlarci, di fargli sapere che non sono soli perché c’è qualcuno che pensa a loro, che li aspetta a braccia aperte per camminare insieme in questa grande famiglia”.
A conclusione di questa esperienza si può con certezza affermare che abbia rappresentato una grande occasione per la Pastorale Universitaria di farsi conoscere da chi ancora non ne aveva avuto la possibilità, e soprattutto che sia stata una benedizione particolare per ciascuno.