“In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18, 19-20)
Questi versetti del Vangelo di Matteo riassumono pienamente il senso di una nuova attività che dallo scorso anno accademico caratterizza la realtà della Pastorale Universitaria.
Dall’esigenza emersa da noi ragazzi stessi di avere un tempo in cui poter sostare per dissetarci con la Parola di Dio e la preghiera e grazie a cui crescere sì individualmente ma anche comunitariamente, si è sviluppato un ciclo di incontri mensili, il primo venerdì sera di ogni mese, in cui ad un momento catechetico segue un momento di Adorazione davanti al Santissimo Sacramento.
Dopo aver camminato lo scorso anno accompagnati da alcune fra le figure principali dell’Antico Testamento, quest’anno ci si è messi in cammino con in mano la Christus Vivit di papa Francesco, l’esortazione apostolica post-sinodale ai giovani e a tutto il popolo di Dio.
«La vostra vita non è un “nel frattempo”. Voi siete l’adesso di Dio» (CV 178): cogliendo questo invito del Papa, si è aperto per noi un cammino mirato a far comprendere la preziosità dei giovani per la Chiesa e per il mondo intero, ponendo lo sguardo anche all’esperienza di santi come San Francesco ed il Beato Piergiorgio Frassati e di altri nostri contemporanei come il giovane Nicolò Govoni.
Queste vite e la nostra realtà, alla luce della Parola di Dio, cambiano prospettiva e si innalzano: da sopravvivere chini con la testa bassa si passa a vivere, come diceva Don Bosco, camminando con i piedi per terra e con il cuore abitando in cielo.
Per fare questo passo diviene fondamentale il momento di Adorazione successivo alla catechesi, in cui dialogare con lo Sposo, ma anche combattere, lasciarsi interrogare e chiamare da Lui.
Ogni incontro diviene, quindi, occasione e stimolo per camminare non da soli, bensì insieme!
E’ questo un punto chiave. Ognuno si riscopre circondato da tanti fratelli che vivono come lui, soffrono come lui, cercano, anelano a qualcosa (o meglio a Qualcuno) di più.
Diviene quindi una salita in cordata in cui ci si supporta l’uno con l’altro avendo tutti come obiettivo le Alte Vette. Certo, ognuno ha il proprio percorso, ma può trovare grazie al fratello un aiuto per superare un ostacolo, per fare un passaggio che l’altro magari ha già vissuto. Talvolta forse è proprio il Signore a parlare tramite quel fratello.
Per questo motivo, vi è anche la possibilità di continuare a camminare insieme, in piccoli gruppi, durante il mese successivo. In completa libertà e confidenza, ci si incontra nella prima settimana dopo la catechesi per poter condividere ciò che essa ha suscitato, come il Signore ha parlato nell’intimo di ciascuno e poi pregare gli uni per gli altri. La settimana successiva ci si può incontrare per stare insieme o uscire ed infine, l’ultima settimana, con modalità simili alla prima, si condivide su un brano evangelico proposto durante l’incontro di inizio mese e si prega insieme.
E’ una preziosa opportunità perché davvero permette di sperimentare quello che il Vangelo di Matteo all’inizio ci diceva e che già negli incontri mensili si ha la possibilità di assaporare. Lì, nei fratelli, nelle loro parole, nelle loro preghiere, nelle loro condivisioni preziose ed intime, in mezzo a quel gruppo vi è il Signore.
Puoi scoprire che Lui ti sta parlando nel fratello con le sue parole, con le sue emozioni, con le sue lacrime. Puoi scoprire che quello che lui vive e prova è ciò che vivi anche tu. Puoi scoprire l’amore di Dio in quel fratello che, sebbene ti abbia appena conosciuto, si mette a nudo, mostrando la sua parte più fragile ed intima e non, appunto, perché ti conosca da tempo, ma proprio perché fratelli in Cristo, un legame talvolta più forte anche di quello di sangue.
Puoi scoprire la dolcezza dello stare insieme, della comunità, dell’essere ospiti nelle case degli altri e dell’ospitare, riscoprendo la bellezza di quel calore umano che rischia di scomparire in una società sempre più connessa nella realtà virtuale ma sempre meno nella realtà umana.
Puoi scoprire che pregare insieme nell’intimità delle case e dei cuori è dolce, consolante e soprattutto funziona! Infatti, da un lato il vedere che qualcuno si prende cura di te portando la tua intenzione nel cuore anche durante la settimana ti fa sentire un profondo senso di amore e ti ricorda, semmai lo avessi dimenticato, che sei prezioso e vali; dall’altro, come l’evangelista Matteo ricordava, ti fa vedere che la preghiera è efficace e non semplicemente perché si realizza ciò che avevi chiesto, ma perché ti cambia il cuore. Ma soprattutto, puoi scoprire che non sei solo e che non esisti solo tu al mondo, che in quel fratello che incontri per strada vi è il Cristo e che, come diceva Don Tonino Bello in un commento al Salmo 8, anche il senzatetto abbandonato, il nemico più odiato, l’assassino più efferato è coronato di gloria.
Questo nuovo cammino intrapreso come Pastorale Universitaria è, quindi, ricolmo di doni, diversificati ed abbondanti per tutti coloro che di essi vogliono nutrirsi, un piccolo assaggio di quella che è la grande Vita Cristiana.
grande Vita Cristiana.