Il discernimento degli spiriti
“Si prega come si vive, perché si vive come si prega. Se non si vuole abitualmente agire secondo lo Spirito di Cristo, non si può nemmeno abitualmente pregare nel suo Nome. Il “combattimento spirituale” della vita nuova del cristiano è inseparabile dal combattimento della preghiera” CCC 2725
La preghiera non può tenere i piedi in due scarpe: non si può desiderare l’incontro con Dio e allo stesso tempo fuggirlo rifiutando la conversione. Pregare è amare. “Non si possono servire due padroni” (Mt 6,24), dice Gesù.
La preghiera di discernimento è quindi il secondo gradino per aprire il cuore a Dio: cammino efficace di separazione dal peccato e dai “mali o menzogne” che ancora avvolgono la nostra interiorità e il nostro cuore – nel senso biblico – nell’ombra.
La liturgia pasquale insegna a tagliare con il peccato e a volgersi ad Oriente, verso il Sole che sorge, consacrandoci interamente a Lui e preparando così l’incontro con Dio.
Per seguire questo insegnamento on line, è possibile connettersi al podcast “Il discernimento degli spiriti” e scaricare la fiche n.2