“Non siate spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei, non lasciatevi rubare l’entusiasmo”. Così, ieri pomeriggio, il Papa agli universitari degli atenei romani durante i primi vespri della prima domenica di Avvento. Dal Pontefice l’esortazione a non lasciarsi condizionare dall’opinione dominante e ad andare controcorrente rimanendo fedeli ai principi etici e religiosi cristiani. Il servizio di Paolo Ondarza:
Un forte appello a “non guardare la vita dal balcone”, ma a “stare lì dove ci sono le sfide del mondo contemporaneo perché “non vive chi non risponde alle sfide” inerenti i temi della vita, dello sviluppo, della lotta per la dignità delle persone, contro la povertà e a favore dei valori cristiani. Il Papa lo rivolge ai giovani universitari chiedendo loro di andare controcorrente, oltre l’ordinario, non rassegnarsi alla monotonia del vivere quotidiano, coltivare progetti di ampio respiro, non lasciarsi imprigionare dal pensiero debole e dal pensiero uniforme:
“Se non vi lascerete condizionare dall’opinione dominante, ma rimarrete fedeli ai principi etici e religiosi cristiani, troverete il coraggio di andare anche contro-corrente”.
Il Pontefice si lascia guidare nella riflessione offerta ai giovani dalla parole di San Paolo ai Tessalonicesi: “il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione”. La pienezza della vita cristiana – constata – è “sempre insidiata dalla tentazione di cedere allo spirito mondano, per questo Dio ci dona il suo aiuto”. “La natura umana è debole e l’intervento di Dio in favore della nostra perseveranza è espressione della sua fedeltà”. “Tale fiducia – avverte Papa Francesco – richiede però la nostra collaborazione attiva e coraggiosa”:
“Cari giovani universitari, la vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del vostro Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei”.
No ad una globalizzazione intesa come omologazione – dice il Papa – sì alla vera globalizzazione che è “buona”, in quanto consente di mantenere peculiarità e caratteristiche proprie, senza abbassare il livello etico:
“Il modello da seguire non è la sfera, in cui è livellata ogni sporgenza e scompare ogni differenza; il modello è invece il poliedro, che include una molteplicità di elementi e rispetta l’unità nella varietà”.
La “pluralità di pensiero e individualità – continua Papa Francesco – è riflesso della multiforme sapienza di Dio quando si accosta alla verità, alla bontà e alla bellezza con onestà e rigore intellettuale”.
Al Pontefice è giunto il saluto del rettore dell’Università di Roma Sapienza Luigi Frati e di una giovane studentessa. Al termine della celebrazione l’icona di Maria Sedes Sapientiae è stata consegnata dagli universitari brasiliani, che l’hanno custodita quest’anno, alla delegazione degli universitari francesi.
Articolo del 1.12.2013 tratto da News.va