L’invocazione dello Spirito Santo
Il Silenzio è l’anticamera della preghiera. Senza silenzio, non ci può essere preghiera vera. Se impari il silenzio, sarà il silenzio ad aprire le porte alla preghiera profonda.
Come il figlio amato che “rientrò in se stesso” (Lc 15), in questa scuola di preghiera impariamo a lasciarci unificare interiormente dal silenzio. Abbiamo così bisogno di uscire dalla dispersione dei tanti rumori in cui siamo immersi e che ci abitano per “trovare la sola cosa necessaria, la parte migliore”.
Il Silenzio ci spinge così a fare spazio a Dio e diventa tensione, attesa. In questo attendere si inscrive la preghiera di invocazione dello Spirito Santo: il grande protagonista della nostra preghiera. Senza lo Spirito Santo, infatti, noi non sappiamo nemmeno cosa sia convegnente domandare (Rm 8,26). E’ lo Spirito Santo che ci permette di conoscere Dio Amore; è Lui che fa scaturire in noi la sorgente nuova della preghiera (Gv 4)
Lo Spirito Santo illumina i nostri pensieri e ci permette “di comprendere ciò che è gradito” a Dio (Sap 9).
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